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L’impianto solare termico: come funziona e quanto risparmi?

Il solare termico è una tecnologia che permette di convertire l’energia solare in energia termica, cioè calore. Più precisamente, per quanto riguarda il residenziale, viene sfruttato per produrre acqua calda tramite il calore ricavato.



L’impianto consiste nell’ accoppiamento di una serie di collettori, ovvero i pannelli, con una superficie che sia in grado di assorbire il calore proveniente dalla radiazione solare. All’ interno di ogni collettore viene fatto circolare un liquido, che viene così, riscaldato dal Sole, quindi convogliato in uno scambiatore che a sua volta scalda l’acqua di un circuito secondario. Il liquido in questione solitamente è acqua che viene miscelata con l’anti refrigerante, a volte si trovano impianti con la sola presenza dell’acqua. A questo punto l’acqua del circuito secondario viene accumulata in un boiler così da poterne fare sempre uso. L’impianto solare combinato ha una circolazione forzata tramite una pompa di circolazione.


Esistono due tipi di impianti, sistemi aperti e sistemi chiusi. Nel sistema aperto il liquido che circola all’ interno dei collettori è lo stesso liquido che, una volta raggiunta la temperatura richiesta, viene impiegata dagli utenti e in questo caso si tratta semplicemente di acqua, infatti nelle stagioni invernali l’acqua dell’impianto deve essere rimossa per evitare che con le basse temperature si possa congelare e creare un danno all’ impianto. Il sistema chiuso prevede due circuiti separati, uno per il fluido che verrà scaldato dall’ irradiazione e l’altro per l’acqua che verrà scaldata per induzione dal fluido.



L’installazione dell’impianto può essere di diverso tipo: su una superficie piana o inclinata, su coperture, terrazzi ecc; la sua esposizione è preferibile che sia a Sud per garantire un maggior rendimento. Bisogna però assicurarsi che di fronte alla zona delineata per la sua installazione non siano presenti camini, alberi, edifici, montagne che possano coprire il collettore impedendo così la creazione di calore. Requisiti molto importanti sono l’inclinazione dei collettori che deve essere compresa tra i 40° e i 90°, che l’impianto di riscaldamento dell’edificio sia a pavimento o a parete; infine l’isolamento termico deve essere molto funzionale e deve avere una temperatura bassa del circuito di riscaldamento.


Un impianto solare termico comporta una serie di benefici sia ambientali che economici. La produzione di calore con questa fonte di energia rinnovabile comporta una riduzione consistente sul consumo di combustibile, riducendo perciò le emissioni nell’ atmosfera di sostanze nocive, inquinanti che aumenterebbero l’effetto serra. Infatti l’uso dei collettori non comporta l’uso di combustibili che bruciando rilascerebbero nell’ aria anidride carbonica peggiorando la qualità dell’aria.


Come detto prima, il calore fornito per riscaldare l’acqua e gli ambienti non richiede l’uso di combustibili e quindi di costi aggiuntivi.


Il costo di un impianto è molto variabile e dipende molto dal modello di collettori, dal tipo di accumulatore, dalla complessità impiantistica e le dimensioni dell’impianto stesso. Generalmente il costo maggiore è rappresentato dai materiali, come pannelli, accumulatore, ecc… e si aggira sul 70%, il restante va diviso tra il costo dell’installazione e alle eventuali spese di trasporto, relativamente del 25% e del 5%. Investire per l’installazione di un impianto solare termico è sempre conveniente, infatti se l’impianto viene adeguatamente dimensionato e installato si può reintegrare la quota investita entro pochi anni, specialmente quando si accede alle detrazioni fiscali: Conto Termico, Detrazione 65% Solare Termico.

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