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e se risparmiare non fosse poi così complesso?

gli speciali tecnici di Qualenergia.it sono da sempre spunto di riflessioni interessanti. oggi vi riproponiamo un sunto di uno speciale molto interessante:

"soluzioni per una casa a basso consumo energetico".

Si parla di rivoluzione dal basso energetica ma non solo, visto che il clima e i g

fotovoltaico_tetto

overni non ci aiutano nella crescita e nella possibilità di investimenti, allora va da sè che se qualche buon intenzionato ha interesse a investire oggi per risparmiare domani allora eccovi alcuni ragionamenti e spunti di riflessione utile:

1 - punto primo: isolare, il primo passo per diminuire qualsiasi tipo di consumo energetico, sia esso da fonti rinnovabili o meno, è abbattere le dispersioni di energia che cattiva proggettazione o sistemi obsoleti costruttivi causano nellle nostre abitazioni. (costruzioni in cemento e laterizio soffrono tremendamente di cattivo isolamento, di spifferi, di mancate sigillature, di cattiva gestione dell'umidità residua, dello scambio giorno/notte, dei ponti termici)

il parco residenziale per buona parte è composto da edifici anni 70-80, quelli del boom edilizio, e le tecniche di allora oggi offrono il fianco scoperto alle dispersioni e sprechi.

2 - punto secondo: cambiare fonti di approvvigionamento energetico a favore di quelle più convenienti, ovviamente rinnovabili per fare anche del bene all'ambiente e perchè anche più ecnomicamente vantaggiose.

Quanto costa l'energia intesa come KWh?

i ragazzi della redazione hanno fatto una comparazione su base €/MWh, e la classifica è impietosa:

  • GPL 162,70 €/MWh

  • Gasolio 120,63 €/MWh

  • Metano 90,48 €/MWh

  • Pellet 57,94 €/MWh

  • Legna 39,68 €/MWh

Ma non ragioniamo soltanto in termini di consumo di energia per scaldarci, in realtà molte zone del nostro territorio soffrono anche del problema del raffrescamento estivo, problema che soprattutto con una buona progettazione e materiali come la fibra di legno possono ovviare ottimamente, quest'ultima infatti data la sua importante massa volumica, offre doppi benefici, mantiene il calore diurno all'esterno dell'edificio ma ha anche il potere di rilasciarlo nelle ore notturne, il che nella stagione invernale non fa che aiutare il fabbisogno energetico.

Per quanto riguarda il punto 2, ossia le fonti energetiche disponibili, beh si apre un ventaglio di opzioni, dal solare termico per il fabbisogno di acqua calda, al fotovoltaico per la corrente elettrica, una fonte di energia a combustibile fossile (rinnovabile), oppure meglio ancora un sistema ibrido, perchè è anche vero che stabilire in termini assoluti cosa sia meglio per tutti è irreale, bisogna sempre progettare caso per caso specifico, ma le linee guida date da questo speciale sono interessanti:

le possibilità ci sono, valide, da sfruttare con attenta progettazione, ma che danno risultati eccellenti, in termini di qualità della vita quotidiana e facendo risparmiare un bel pò di soldi.

Si pensi che di tutte le analisi effettuate il risultato univoco è stato il rientro dell'investimento in un range temporale che va da 2,5 a 4 anni, con una durata media delle installazioni e degli impianti che si attesta sui 20 anni, quindi pensate a quanto vorrebbe dire in termini economici per le vostre tasche!

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